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COMUNE DI CLETO | CS

BENVENUTI

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L’amministrazione comunale di Cleto vi da il benvenuti a Cleto, l’antica Petramala.

Il nostro comune è l’unico in Calabria, e uno dei pochi in Italia, ad avere sul proprio territorio due antichi castelli medioevali (Cleto e Savuto), per tale motivo è conosciuto come il comune dei due castelli.

Un territorio ricco di cultura, di storia, di leggende, di “cunti” popolari, di percorsi naturalistici, usanze e con una gastronomia basata su prodotti d’eccellenza, due in particolare: Olio extravergine d’oliva e miele.

Dedicatevi un po’ di tempo e lasciatevi travolgere dal luogo.
Godetevi con lentezza la visita dei castelli, dei borghi con i loro vicoli, la vita semplice e genuina del posto, lasciatevi trasportare dal silenzio dei panorami e socializzate con la gente del posto.

Scoprite le tante esperienze da vivere e non dimenticate di assaporare i prodotti gastronomici e i piatti tipici nei locali presenti sul territorio, sono tanti e tutti ottimi.

L’ Amministrazione Comunale

E’ possibile visitare il borgo in completa autonomia scoprendone la storia, i racconti e le leggende con la guida interattiva. Scannerizzate con il vostro  cellulare i Qr Code sparsi tra i vicoli e i punti d’interesse, cosi avrete tutte le informazioni necessarie anche in lingue diverse.

 

Un luogo che risulta essere frequentato da tempi molto antichi fin dal neolitico, ma il borgo con il suo castello inizia a prendere forma intorno al tardo Bizantino, parte integrante dell’incastellamento medioevale del basso tirreno cosentino.

Una rocca che si innalza prepotentemente, ideale come difesa naturale contro gli invasori che giungevano dal mare.
Le prime fonti scritte riportano “Castrum Petramala”. “Castrum” ad indentificare un centro fortificato con cinta murarie e porte d’accesso.

PETRAMALA
“Petramala, Pietra cattiva, dura, grande, inaccessibile a forma di piramide… le sole formiche possono salire a Petramala”.
Queste sono le parole che utilizza Vincenzo Padula (storico scrittore Calabrese) per descrivere Cleto.
L’origine del nome deriva dalla caratteristica roccia, apparentemente dura e solida ma non nella realtà, quindi è “na mala petra”.

Con l‘Unità d’Italia (1861), il nome cambia in Cleto, scelto in riferimento alla leggenda dell’Amazzone Cleta fondatrice della città.

il castello di Cleto